martedì 31 luglio 2012

Prèt-à-bebè


 A volte penso che leggere i blog delle yummy mummies o delle mum-to-be sia illuminante.
Perchè io in giro vedo bambini un pochino trascurati o coperti di griffes dalla testa ai piedi.
Nella rete, invece, ci sono mamme sprint e simpaticissime. Che diffondono diligentemente il verbo, e ci fanno capire che non occorre strafare o mortificare il pupo.
Mamme che attribuiscono, giustamente, personalità al bimbo o, al contrario, mettono un po' di loro stesse.
Che diciamolo, ci siamo un po' stufate di vedere pargoli usciti da una fiaba di Winnie The Pooh o dall'ultimo Pitti di D&G.
Nulla contro l' "orsettizzare" o il "brandizzare", eh, ma ci vuole veramente poco.
Tradizione vuole che i fratelli vengano vestiti uguali, ma trovo questa chiccheria un po' demodè, lasciamo che ognuno fin da piccolo possa in qualche modo scegliere in modo autonomo i colori, le fantasie, gli abbinamenti.
Via libera alle sempreverdi Superga con i buchini o buffe mini All Star accecanti.
Sì alle piccole polo che sembrano rubate dall'armadio di papà.
Niente fori alle orecchie (che barbarie!) e scarpine taccate à la Suri Cruise, piuttosto, facciamo sentire le bimbe un po' donnine legando loro un laccetto colorato al polso o una mollettina spiritosa.
Qualche ispirazione, qui sotto.
E ricordiamoci che DE GUSTIBUS..blablabla. Cosa ne pensate?




Perchè in fondo, io sogno un giorno di essere una mamma degna di Elizabeth Street.

lunedì 30 luglio 2012

Pantofole..are the new black!

Dopo aver illustrato qui la mia simpatia per le espadrillas, vediamo di declinare questa comoda alternativa all'autunno-inverno.
Prepariamoci perchè sarà una stagione senza tacco: è slippers mania.
Possiamo dedurre che un modello è senza dubbio un investimento quando comincia a far capolino dagli scaffali di Zara; c'è poco da dire, se il colosso spagnolo le produce, significa solo che spopoleranno.
Io sono già corsa ai ripari.

 
Zara A/I 2012



 Deliziose, forse un po' Lapo, divertentissime.
(attenzione: se possessori della pashmina skull di Alexander McQueen, magari evitare l'abbinamento. Ecco, l'ho detto.)
Le pantofole le avevo regalate anni fa a mia madre, un delizioso paio di Castaner in velluto viola.

Castaner

Il suo commento: "Ma ci posso USCIRE?" .
Capisco lo sgomento, ma il velluto basta sdrammatizzarlo con i boyfriend jeans (a mio modesto avviso, l'abbinata vincente).
E poi via libera all'ispirazione del momento: teschi, profili a contrasto, stemmi araldici. Vale tutto.
Le più chic? Un marchio from Palm Beach, ohyeah, Stubbs & Wootton.
Io ho consumato con gli occhi tutto lo shop on line.

Stubbs&Wootton

Nel frattempo, mi godo le mie cattivissime Jeffrey Campbell color crema con borchie che -confesso- mi hanno tagliato le caviglie causa accidentale sfregamento. ahia.

le mie adorate Jeffrey Cambell








Cosa ne pensate delle pantofole? Meglio relegarle a calzatura delle regine del focolare o via libera all'uso e all'abuso quotidiano?
Sono iper femminili o ricordano un attempato lord inglese?
Finiranno ai piedi delle solite note o rimarranno l'alternativa per chi si sente elegante anche senza tacco 13?
Manterranno quell'allure un po'snob che ci piace tanto e ci fa senite cittadine del mondo "io-posso-uscire-anche-in-ciabatte"?
Io credo ne parleremo ancora a lungo.


venerdì 27 luglio 2012

The Boss

il diavolo veste Prada..ma non solo


Chiariamo subito l'equivoco: in questo post The Boss non è Bruce Springsteen.
The Boss è il capo che tutti nella vita hanno avuto. Quello che ti toglie il sonno ma lo stesso a cui guardi come l'Onnipotente.
Il mio (non esplicito il sesso, che se no mi becco una querela che levati) è una persona molto conosciuta ed influente in Italia e all'estero.
Lo dico subito, così mi levo il fastidio: è terribile.
Lo dico ora che NE SONO USCITA, cioè non è più il mio capo da un po'.
E' certo che un The Boss così, come te nessuno mai, per questo ne parlo.
Non parla, sibila. Non urla, e forse è peggio.
Miranda Priestley impallidirebbe al confronto.
Perchè anche lei (ecco, l'ho detto) butta il cappotto di astrakan nero da mille mila euro sulla scala e tu NON SAI se raccoglierlo perchè o passi per servile o per cafona. In entrambi i casi sbaglieresti.
Talvolta è amabile e cerca di far la chioccia, nonostante il sangue freddo da coccodrillo.
E' lì che caschi, che CREDI di contare qualcosa, il momento dopo (repentini cambi d'umore caratterizzano il soggetto in questione) arriva una staffilata, un commento tremendo.
Giuro che a una collega al sesto mese di gravidanza ha detto che ERA GRASSA.
La poverina che già campava a mozzarella e pomodoro, dopo questa, è stata sorretta in stato di trance.
Mi montava una collera infinita, io poi non sopporto chi è arrogante con i più deboli e svenevole con i potenti.
Bastava poi un mezzo sorriso, (perchè ovvio, The Boss non saluta) per stregarti, tanto forte il carisma di questa persona.
Oggettivamente, tutti i difetti del mondo, ma l'ascendente che aveva su chiunque era pazzesco.
Quando tornava dai numerosi viaggi, si scatenava il panico, telefonate del tipo "sta smontando dall'aereo" "è in taxi" "sta salendo" erano all'ordine del giorno.
Potrei raccontare per ore.
Ho visto colleghe buttare confezioni di tarallini pugliesi perchè erano CARBOIDRATI, se The Boss transitava per le scrivanie.
La cosa strana è che tutti nella moda la conoscono, ma lei sostiene fermamente di non aver amici.
Non giovane, non bellissima, ma nemmeno un tipo. Quello che non si spiega è lo sguardo simil adorante degli uomini che hanno a che fare con lei.
Le Cattive vincono tutto? Sbancano il banco? Potere del potere?
Forse devo cominciare a realizzare che io non sarò mai un The Boss di qualcuno.






venerdì 20 luglio 2012

Back for good

Ho lasciato il blog per qualche tempo, intossicata da tutti quelli che spuntano ogni giorno come funghi.
Avrei mille spunti, il difficile, come moltissimi di voi confermeranno, è canalizzare i pensieri e dare un'IDENTITA' al blog.
E qui ulteriori domande: voglio veramente dare un'impronta al blog? Lasciare tutto in mano al flusso di coscienza non è forse più interessante, anche per chi legge?
Personalmente amo i blog-diario, contenitori di emozioni, vicissitudini e confronto.
Mi  rendo conto, però, che non so nemmeno io se voglio veramente dei lettori, se è più una questione personale o se mi renderebbe felice lo scambio con tante persone.
Intanto sono qui, è estate, la mia vita in un anno è stata stravolta e non so se lo condividerò. So però che quando, come oggi, la spinta a scrivere sarà troppo forte, mi butterò a capofitto.
Ringraziando però, è doveroso, tutti i blog che mi hanno tenuto compagnia nei mesi.

La classe di Alessandra, Little Snob Thing.
L'ironia disarmante di Wonderland Machedavvero.
La simpatia contagiosa di Valentina GiambattistaValli Oilnanoolamoda.
La dolcezza di Alice Otta loves Muffin
Il sarcasmo dissacrante della Zitella Acida Ma ti sei vista

Ci sarebbero tante tantissime altre amiche virtuali da ringraziare, ma credo non basterebbe lo spazio dedicato.
Intanto io sono qui, sono tornata.


mercoledì 18 luglio 2012

Carta d'identità

Chi sono, dove sono, cosa faccio.
Io quando leggo per la prima volta un blog apro subito la sezione ABOUT, il profilo.
Perchè è solo se capisco di chi sono l'interlocutore virtuale che mi appassiono, mi affeziono.
Giusto per anticipare di me che quello che dico non è poi quello che faccio, io NON ho una sezione in cui mi descrivo.
Anche perchè se scrivessi caratteristiche che mi contraddistinguono, (es.amo i gatti) dovrei smentirmi immediatamente, perchè io amo ANCHE i gatti. E i leoni. E gli scoiattoli. E i conigli.
Figuriamoci se parlassi di altro tipo di cose che mi riguardano.
Quindi la mia è una partita persa. E un po' una sfida, mi faccio conoscere, e forse piacere, poco alla volta.
Di certo non mi sentirete dire che sono SOLARE (e non perchè non lo sia, tutt'altro), so di generare sentimenti contrastanti al primo impatto, ma solo i bei libri si rivelano per quello che sono alla fine.
Portiamo pazienza, e forse ci divertiremo molto.
Fine.


ps. Detto ciò, milanese d'adozione. Ho cambiato fede calcistica più volte (lo so, non si fa, è peggio che rinnegare mammà). Non rinnegherei mai però Nostra Signora Donna Miuccia, regina del regno incantato di Prada. Amo le candele. Ho seri problemi con il lato pratico delle cose. Voglio una miriade di bambini, possibilmente in tempi brevi. Lunatica. Leggo, tanto. Non sopporto -certe- fashion bloggers. Guardo anche la tv commerciale e rido un sacco. Mi sveglierei tutte le mattine con i Red Hot Chili Peppers nelle orecchie e la vista del mare. Bevo litri di Coca Light e Amarone della Valpolicella. Mal d'Africa.

  






Bebè blog


lunedì 16 luglio 2012

50 sfumature di..poco niente

Qualche settimana fa ho ceduto anch'io ed ho comprato il famoso libro "Cinquanta sfumature di grigio" di E.L. James.
Visto che in rete c'è moltissima curiosità da parte di chi non l'ha letto, improvviso una recensione.
Se non avevo mai letto un Harmony..beh questa è la prima volta.

Difetti (in primis): scrittura sterile, descrizioni ripetitive e noiose, personaggi davvero surreli.
Come ho detto alle mie amiche: voi trovereste credibile un riccone-strafigo-ventisettenne-intelligente-ironico-elegante, a capo di una holding che neanche Ridge Forrester, che si incaponisce per una ragazza normale normalissima, illibata, anche un po' sciatta e presuntuosetta, e  pur di avere un rapporto di incontri estremi esclusivi, stila un contratto di riservatezza che neanche i Forrester di cui sopra?!
A tal fine convince la poverina dandole uno strappo con il JET PRIVATO, regalandole vestiti sofisticati (uomini?! ascoltate!) e corteggiandola che neanche Richard Burton con Liz-occhi viola-Taylor.

Pregi: la curiosità è donna, e vuoi sapere come va a finire. Un po' alla Pretty Woman "se lei salva lui" o "lui salva lei" (cit.).
Mi sto chiedendo se valga la pena 14,50€ per il seguito..

Sesso: sì, c'è. Le descrizioni dettagliatissime non mancano, così come alcuni dettagli che definirei splatter (leggete e capirete). Anche qui la verosimiglianza è un optional e la protagonista, dopo la prima notte d'amore, si trasforma in una dea del sesso assetata che neanche in Basic Instinct. Mah.

Consiglio: se morite di curiosità, leggetelo. Ma rigorosamente sotto l'ombrellone e preferibilmente PRESTATO. Che non ne vale molto la pena.
E occhio a non avere una nonna lettrice come la mia, che potrebbe chiedervelo ingenuamente in prestito per poi proporvi di chiudervi in un monastero benedettino.

paperetta vibro Sonia Rykiel