venerdì 10 febbraio 2012

Karl who?


Sarò di parte ma per me gli stilisti, la maggior parte degli stilisti, hanno un'aurea speciale intorno a loro.
Guardo le loro collezioni come si guarda un quadro di Magritte e gioisco quando vengono giustamente celebrati: Miuccia Prada è un esempio vivente, il compianto e geniale Alexander McQueen  (e non STEVE McQueen, come giuro ho sentito più di una volta) lo è stato invece un po' troppo tardi.
Last Emperor Valentino? Sua Maestà Yves Saint Laurent? Film documentario sulle loro carriere di couturier.
Ma ce n'è uno che, pur reputando altrettando magnifico, proprio di starmi simpatico non se ne parla.
Chi? Il mefistofelico King Kaiser Karl.
Karl Lagerfeld.
Le ragioni sono molteplici:

1) disegna per circa diciotto milioni di brand.
K Karl Lagerfeld in primis, Chanel ca va sans dire, Chloè (in passato), Fendi, H&M (va beh, coraggioso, il primo) e recentemente, Hogan Rebels (ne aveva bisogno? Bah.)
E fotografa, arreda, mette su i dischi. Una vacanzina, no eh?!

2) ha perso QUARANTATRè kilogrammi in poco più di un anno e da allora la mena a chiunque pesi sopra i 50 kili. Si mormora che sia dimagrito in maniera fulminea dopo aver preso una sbandata per i vestiti di Hedi Slimane (allora direttore creativo di Dior Homme)..o forse per il collega in persona?!
Non è dato saperlo ma il problema è solo il suo attuale integralismo nei confronti del minimo rotolino (vedi caso Adele).
E magnati du lasagne, dai Karl, così torni simpatico.




3) è notoriamente un despota e posso giustificare tutto lo snobismo del mondo, considerato il genio quale è, se non fosse che ha osato litigare con una delle mie illuminanti muse ispiratrici, Inès de la Fressange.
Lui cafoncello che neanche un adolescente con la tempesta ormonale, le ha letteralmente tolto il saluto (e montagne di ingaggi, si dice) per delle scelte di carriera tutto sommato normalissime di quella che fino al giorno prima era la sua pupilla tra le top model Chanel.
Non ha accettato la bandiera bianca sventolata dalla sofisticata Inès e le ha dato il benservito.
Ma no Karl, non si fa. Non con le amiche dell'ora del the, che ti consolavano quando eri ciccio. Eddai.

4) per me la maison Chanel è il non plus ultra della moda. Borse, scarpe, gioielli, tailleur, profumi, tutto è perfetto, tutto è charmant.
Lasciamo stare che solo poche signorine russe si possono permettere il total look, è la sintesi dell'eleganza.
E Karl cosa fa? Dopo anni di muse angelicate come Keira Kneightley, Audrey Tatou, Nicole Kidman...mi va a scegliere come donna immagine una mezza scoppiatella come Alice Dellal.
No ma meglio mostrare un supporto fotografico del prima e del dopo:

Audrey Tatou romantica e delicata immagine Chanel n.5


Alice Dellal, immagine 2012 Chanel

Sarà anche una giustona, una socialite rockettara, ma a me puzza di marchettina visto che la pupa è altolocata. Sono un tantino destabilizzata.
Karl, se andavi al Naviglio Pavese la raccattavi magari più bellina e risparmiavi sul budget. Che c'è la  crisi, ecco.