giovedì 3 gennaio 2013

La noia - how boring! Di duckface ed altre amenità.

Primo post del 2013, udite udite!
Non c'è verso alcuno che io riesca a scrivere con metodo.
La maggiorparte delle volte nei blog degli altri vedo già trattato quello che verrebbe in mente a me e non mi metto a gareggiare su chi lo fa prima e meglio.
Paradossalmente ho mille pensieri ma mi sento svuotata,  se non hai un blog attivo, hai poche possibilità di interazione, anche se sei brillante, acuto e presente.
 E come padrona di casa non sono la migliore, se ti invito a cena lo faccio pensando alla gioia di vederti, non a quella di esibire canapè con la bandierina. O le forchette buone.
Sembra quasi che sia in corso una competizione, si è persa la gioia della condivisione fine a se stessa, c'è un'esibizione che neanche alla fiera della salsiccia.
Quindi non mi preoccupo di seguire con cura maniacale i contenuti che propongo, cosa che tra l'altro non ho mai fatto.
Perderei in spontaneità.
Avevo deciso di scrivere per creare un salottino personale, raccontare le mie esperienze, pertanto non mi preoccupo nè di seguire una linea editoriale nè di essere l'unica a parlare della tal cosa.
Se devo postare in funzione di quello che può interessare agli altri, chiudo baracca e burattini e vado a fare i complimenti al blog della Ferragni.
Ma permettetemi cinque sane critiche agli altri blog e poi la finiamo qui:

CONSIGLI DA LETTRICE DI BLOG:

  • Se morite dalla voglia di fotografarvi e condividere col mondo accostamenti (..scusate, OUTFIT) impressionanti (capita anche a me), magari evitate il bidet alle spalle e lo sfondo piastrelle del bagno. Non tanto per la location miserrima, quanto per il fatto che c'è chi, come me, finisce col guardare la marca del bagnoschiuma e il colore dei sanitari anzichè felpe e piega. Capiteci.

  • So che la tentazione è grandissima, ma saltelli e duckface sono inopportuni nonchè ridicoli. Ah, anche la faccia da Chuck Bass (miliardario-newyorkese-diciassettenne del telefilm Gossip Girl, n.d.r.) con lo sguardo che fulmina, sarebbe da evitare..



  • probabilmente feste ed eventi ConQuelliCheContano galvanizzano parecchio, ma ogni tanto fa bene scendere dai tacchi e tornare tra gli esseri umani. Basta con questi look da strappona anche al mattino! Leggo il blog di Alessia Marcuzzi, La Pinella, e nonostante sia stilosa ed attraente, ha sempre un modo molto friendly e carino di porsi. Imparare, gente, imparare! Che magari un giorno vi racconto che io sono stata ad una festa dove c'erano i coniugi Beckham. Tiè.
  • Abbiate gusto. Non sono nessuno per predicarlo, ma anche l'ultimo dei mohicani sarebbe d'accordo che un'accozzaglia di loghi non è elegante. E seguire alla lettera l'ultimo trend non vi renderà speciali. Personalizzate, giocate. Interpretate. Non ce l'ha speigato nessuno, ma Zara e Prada convivono benissimo, anzi. E' un ABC dello stile.
IL MIO CONSIGLIO DEL GIORNO: seguite anche queste due qui, che ne sanno a pacchi:

Amlul
AfterDrk





giovedì 30 agosto 2012

Si fossi foco arderei lo mondo

Doverosa premessa:
 non sono quella che si definirebbe una persona collerica, nè tantomeno attaccabrighe. Sì, sono un bel caratterino ma sono anche mansueta, se non tocchi con veemenza e maleducazione il mio orticello, io lascio correre. Se assisto a discussioni in cui noto netta prepotenza ingiustificata magari mi intrometto ma in modo fermo e diplomatico. Ecco sì, dicono io sia molto diplomatica.

Doverosa premessa n.2:
ai piedi ho ancora un bello smalto Essie rosa fucsia con toni corallo. Questo significa che godo ancora il relax del mare e quindi sono ancora meno portata del solito al lamento e alla guerra.

Detto ciò. Oggi ho fatto una piazzata. Ovvero quel tipo di scenata che mancavano solo le vecchine fuori nelle strade, di nero vestite, ad incitarmi.
E quello che più mi stupisce è che ne vado fiera.
Sono intollerante alle ingiustizie e all'arroganza e quando ne trovo nel mio cammino solitamente glisso e mi ritiro nelle mie stanze.
Ma forse è arrivato quel momento della vita in cui si cambia e si sentono gli effetti della genetica, fatta di una famiglia matriarcale ed agguerritissima.
Non ho usato parole maleducate o offensive ma ho alzato la voce (anche se mi è costato deglutire più volte) e messo i cosiddetti puntini sulle I.
Non sto a raccontare la situazione nello specifico, ho avuto a che fare con dei tizi facilitoni, furbetti del quartierino e strafottenti: i poveretti ignoravano che io, in piena sindrome premestruale, fossi travolta dagli ormoni e mi sentissi come una pentola a pressione pronta a sbuffare e sono partita che neanche Pappalardo.
Scriverne è terapeutico, perchè mi aiuta a dominare le emozioni e il tremore che mi è rimasto alle mani.
E poi sono contenta per aver in qualche modo vendicato tutte quelle volte che la piccola Me si è fatta rubare l'altalena dai gradassi o la scrivania dalle stronzette, senza poi tanto proferire parola.
Perchè noi "deboli" non dobbiamo alzar la voce come le gallinacce, perchè Madame Chanel di sicuro non è mai diventata rossa in volto come un tacchino.
A noi basta dire: "Scusa, ma non è nel mio stile."

mi tirerei i capelli piuttosto che avere a che fare con gente svitata

come in uno spot D&G le vecchine di nero vestite avrebbero tifato per me




giovedì 23 agosto 2012

Pensieri sparsi

Pensieri sparsi, sul filo della malinconia, ma vabbè.
Oggi va così.

- è mancata Anna Piaggi, fashion editor, donna di immensa cultura della moda, istrione e musa.
Ho avuto la fortuna di essere brevemente a contatto con lei, di rimanere sbalordita di fronte il suo eccesso leggero e naturale. Di riflettere una volta di più di quanto siamo spesso schiavi delle convenienze, della sobrietà un po' borghese, degli schemi rassicuranti.
Ho imparato che infischiarsene a volte è salutare, che il giudizio altrui è un demone contro il quale ci scontreremo sempre ed è saggio e fondamentale non ascoltarlo, qualche volta.
Grazie Anna per questa importante lezione di stile.

Anna Piaggi, grande Donna della moda



- ho voglia di un maglione tricot nei toni pastello, di quelli grossi, caldissimi, avvolgenti. Forse perchè oggi avrei bisogno di accoccolarmici dentro come un guscio.
Possibilmente che ricordi quelli di Missoni, ma anche no.

Vanessa Bruno
Sienna Miller, sempre praticamente perfetta



- sto valutando di cambiare casa -ancora!- . Questa volta sarà quella  definitiva, quindi mi devo dedicare al pensiero con calma e sangue freddo. E senza correre a pensare immediatamente a cuscini e lampade. Che quelli arrivano dopo, ma dopo, dopo.

Zara Home
 
Zara Home, toni del tortora come-piace-a-me


letto con duemila cuscini, Zara Home


giovedì 2 agosto 2012

Ricordi di una notte di mezza estate


Per me agosto significa tante cose.
In primis, la notte di San Lorenzo, che è una notte sempre un po'magica, fatta di salsedine, occhi puntati al cielo, vino fresco, risate con gli amici.
Poi c'è Ferragosto. E' strano perchè io non ho simpatia per le feste comandate, intese come il divertimento imposto: rifuggo il Capodanno come la peste.
Pero' Ferragosto sortisce un fascino un po' diverso, mi ricorda quando ero più ragazzina e bisognava invitare al falò in spiaggia quel morettino, i primi mojito, l'acquisto della SMEMORANDA per cominciare a collezionare indirizzi e ricordi dell'estate che volgeva al termine.
Agosto è quel guizzo di vita prima di mettere la testa a posto, è l'ultimo bacio.
Agosto è il brivido prima di tuffarsi, che poi ti sei divertito e lo rifai mille volte, ma la prima che paura.
Agosto è quella maglietta che ti piaceva d'inverno e la ritrovi abbandonata dopo i saldi. E finalmente è tua.
Agosto è guardare una donna incinta che un po' si trascina ma è infinitamente elegante e fiera con il suo pancione.
Agosto sono le amiche che ti fanno un complimento e leggi nei loro occhi la purezza e sincerità.
Agosto sono le prove davanti allo specchio, le gonne lunghe, il cerchietto tra i capelli.
La musica un po' tamarra che non ascolteresti mai ma stasera puoi ballare solo quella.
Agosto è il succo di pomodoro con il tabasco e il limone. La Coca Cola ghiacciata quando hai sete.
E' spegnere Facebook e incontrare le persone.
E' fare gli stampini in riva al mare con i bambini e sentirsi addosso leggerezza.
E' giocare a calcio in spiaggia maschi-contro-femmine.
Agosto è la passeggiata in montagna, arrivare in cima e guardare giù. E' la vertigine.
Agosto è la fontanella di paese che funziona ancora, decadente e bellissima.
Agosto sono i pagliacci che fanno ridere tutti quelli che ne hanno bisogno.
E' fermarsi un attimo e constatare che, forse, non va proprio tutto così male.



..buon agosto a voi


mercoledì 1 agosto 2012

tre pensieri che allietano la giornata

Ore passate in compagnia della piastra, poi realizzi che sì, i capelli raccolti al naturale ti donano un sacco, e ti rendono pure più sofisticata...



Che a volte puoi fare ciao ciao con la manina a Benedetta Parodi, perchè bastano dei bicchieri coloratissimi per servire una cena nel terrazzo con gli amici...



Che il terrazzo può diventare il luogo più intimo della casa, se ci passi il tuo tempo con le persone giuste...

martedì 31 luglio 2012

Prèt-à-bebè


 A volte penso che leggere i blog delle yummy mummies o delle mum-to-be sia illuminante.
Perchè io in giro vedo bambini un pochino trascurati o coperti di griffes dalla testa ai piedi.
Nella rete, invece, ci sono mamme sprint e simpaticissime. Che diffondono diligentemente il verbo, e ci fanno capire che non occorre strafare o mortificare il pupo.
Mamme che attribuiscono, giustamente, personalità al bimbo o, al contrario, mettono un po' di loro stesse.
Che diciamolo, ci siamo un po' stufate di vedere pargoli usciti da una fiaba di Winnie The Pooh o dall'ultimo Pitti di D&G.
Nulla contro l' "orsettizzare" o il "brandizzare", eh, ma ci vuole veramente poco.
Tradizione vuole che i fratelli vengano vestiti uguali, ma trovo questa chiccheria un po' demodè, lasciamo che ognuno fin da piccolo possa in qualche modo scegliere in modo autonomo i colori, le fantasie, gli abbinamenti.
Via libera alle sempreverdi Superga con i buchini o buffe mini All Star accecanti.
Sì alle piccole polo che sembrano rubate dall'armadio di papà.
Niente fori alle orecchie (che barbarie!) e scarpine taccate à la Suri Cruise, piuttosto, facciamo sentire le bimbe un po' donnine legando loro un laccetto colorato al polso o una mollettina spiritosa.
Qualche ispirazione, qui sotto.
E ricordiamoci che DE GUSTIBUS..blablabla. Cosa ne pensate?




Perchè in fondo, io sogno un giorno di essere una mamma degna di Elizabeth Street.